La grande festa del Kartika Purnima e Fiera di cammelli
Pushkar, situata a 14 km dalla città di Ajmer in Rajasthan, è un paesino situato sul bordo di un mistico laghetto che la tradizione dice essere di origine divina. Già in alcuni scritti del IV secolo troviamo menzione di questa località e riferimenti a leggende che la permeano: si racconta che Brahma, il Dio creatore del pantheon induista, fece cadere dalle proprie mani un fiore di loto per sconfiggere un demone. Nei tre punti della Terra su cui si posarono i petali l’acqua sgorgò nel mezzo del deserto formando tre piccoli laghi blu. Sulle sponde del più grande di questi Brahma radunò per una celebrazione ben 900.000 esseri celesti, ovvero la gran parte delle divinità induiste.
Da tempo immemorabile nella ricorrenza annuale di questo magico evento, il Kartika Purnima, ovvero i giorni del plenilunio tra ottobre e novembre, giungono folle di devoti al tempio di Brahma, lo Jagat Pita Shri Brahma Mandir, che è uno dei rari siti dell’India dedicati al Dio creatore induista, per rendere onore alla divinità con preghiere, cerimonie ed abluzioni nelle acque sacre del laghetto. I fedeli sono convinti che questi riti abbiano il potere di purificare le negatività accumulate nel corso di infinite esistenze e possano condurre, nella prossima vita, direttamente nella Terra Pura di Brahma.
L’Unt Mela è una grande festa iniziata come un semplice momento di incontro tra i carovanieri che scambiavano merci e i propri cammelli, che pian piano si è espansa fino a diventare la più grande fiera del mondo per lo scambio dei cammelli e si è quindi ampliata includendo eventi sportivi e culturali. Durante l’Unt mela sono molto popolari le corse con i cammelli e i cavalli e le manifestazioni di musiche e danze del Rajasthan.
Partecipare a questi eventi è oggi molto comodo, perché vengono allestiti campi con tende dotate di tutte le comodità, inclusa la luce elettrica e i servizi igienici privati. Alcuni preferiscono venire a Pushkar in momenti più tranquilli, quando vi si trovano solo pochi pellegrini e si può assistere senza folla alle cerimonie serali, quando i canti vedici accompagnati dal suono di tablas, campanelle e altri strumenti tipici sembrano scivolare sulle calme acque del lago alla luce del tramonto